la fondazione saihub

Il contesto

L’ecosistema industriale delle Scienze della Vita ha un elevato rilievo nell’economia nazionale e trova in Toscana una delle regioni maggiormente attive, in particolare nell’area senese la cui specificità risale al 1904, quando lo scienziato e imprenditore Achille Sclavo vi fondò la prima azienda al mondo per la produzione industriale di vaccini. Lo stesso Sclavo divenne poi Rettore dell’Università di Siena per diversi mandati e si può far risalire ad allora il diretto e integrato rapporto di collaborazione tra formazione e ricerca pubblica e sistema economico privato. Oggi Fondazione SAIHUB e Rete SAIHUB si collocano

sulla lunga scia di quegli eventi, che hanno fatto del comprensorio senese un centro di sviluppo scientifico e tecnologico internazionalmente apprezzato e conosciuto nel mondo.

La ricchezza del modello economico toscano, basato su componenti quali l’agrifood, la robotica, il turismo e diversi distretti industriali specializzati, trova un riflesso anche nelle attività della Fondazione SAIHUB, il cui focus sono le Scienze della Vita ma che offre la propria collaborazione anche a progetti di ricerca e sviluppo legati ad altri settori di produzione e servizi.

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imprese che
danno impiego

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valore
della produzione

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persone impiegate
nel settore

settore economico

LE SCIENZE DELLA VITA IN ITALIA E IN TOSCANA

Secondo gli studi condotti dal Consorzio Alisei, il comparto nazionale delle Life Sciences assomma oggi oltre 5.500 imprese che danno impiego a circa 1,8 milioni di persone, con un valore della produzione stimato in 252 miliardi di euro, pari al 10,6% del PIL italiano.

Con investimenti in Ricerca e Sviluppo per oltre 6 miliardi di euro, il settore risulta essere quello con il maggior rapporto tra investimento e produzione.

Diversi studi condotti negli anni da organizzazioni differenti, dimostrano inoltre come si tratti di un ambito in cui è più elevata la concentrazione di laureati tra i dipendenti, con un alto indice di presenza femminile. Ad esempio, secondo dati FederFarma pubblicati nel 2023, oltre il 90% del personale è in possesso di una laurea e l’occupazione femminile è pari al 44% del totale.

 

Il settore farmaceutico in italia

In relazione alla popolazione presente, i dati Farmindustria confermano la posizione di assoluta rilevanza dell’area toscana

LOMBARDIA

Tra le più grandi Regioni Farmaceutiche di Europa:

- 24.000 addetti diretti;

-28.000 addetti nei settori fornitori.

EMILIA ROMAGNA

A Parma primo settore export ed eccellenza per l'indotto

- 4.700 addetti diretti;

- 5.700 addetti nei settori fornitori.

VENETO

Verona e Vicenza tra le prime province italiane per export:

- 5.200 addetti diretti;

- 6.100 addetti nei settori fornitori.

TOSCANA

Regione riconosciuta come tra i primi 10 poli hi-tech:

- 7.500 addetti diretti;

- 9.000 addetti nei settori fornitori.

LAZIO

Registra 80% dell'export hi-tech e 42% dell'export regionale:

- 13.000 addetti diretti;

- 15.500 addetti nei settori fornitori.

 

Le prime regioni Italiane per concentrazione del settore farmaceutico  2021.
Fonte The European House ambrosetti su farmindustra 2022

 In questo quadro, che fa dell’Italia il Paese UE con i migliori risultati nelle LS (insieme con la Germania), la sola componente di investimento in R&D della Toscana è pari al 19% del totale nazionale (fonte: Assolombarda – La rilevanza della filiera Life Sciences in Lombardia, 2022).